Páginas 10-17, Idioma: ItalianoSergio Bortolini, Andrea Berzaghi, Alessandro Bianchi, Manuel Nanni, Ugo ConsoloLa tecnica di osteocompattazione manuale con inserti filettati nel mascellare posteriore è stata accettata con favore da parte degli odontoiatri in quanto efficace, rapida e ben accetta dai pazienti in quanto non prevede l’impiego di martelli né di strumenti a percussione. Le indicazioni della procedura di condensazione ossea sono chiare e ben descritte in letteratura, mentre la possibilità di eseguire un alveolo chirurgico in osso di bassa densità senza ricorrere a frese rotanti rappresenta un apprezzato elemento di novità. Scopo dell’articolo è la descrizione della tecnica, delle indicazioni cliniche e la presentazione di alcuni casi esplicativi che ne dimostrino i risultati di questa procedura operativa nel tempo.
Páginas 22-29, Idioma: ItalianoMatteo Sartori, Laura Pini, Manuel Tinto, Martina Longoni, Salvatore LongoniScopo dello studio: valutazione retrospettiva di eventuali variazioni radiografiche di riabilitazioni protesiche fisse parziali su impianti B1ONE mini (2,7 mm) e narrow (3,2 mm) a 12 mesi dal carico protesico. Materiali e metodi: sono stati inclusi nello studio pazienti di ambo i sessi, di età compresa tra i 20 ed i 65 anni, con un grado di atrofia di Classe IV, con almeno 4 mm di spessore osseo in valutazione pre-chirurgica. È stato utilizzato un protocollo di chirurgia computer guidata. Dopo 90 giorni dalla chirurgia sono stati posizionati i provvisori e dopo successivi 30 giorni è stata consegnata la protesi definitiva avvitata in zirconia. La stabilità dell’osso peri-implantare è stata valutata al carico protesico (T0) e a 12 mesi (T1) confrontando le misurazioni delle radiografie endorali digitali tramite software dedicato. Risultati: 17 soggetti (M:8, F:9), con età media di 46,4 sono stati inclusi. Sono stati analizzati 27 impianti, di cui 9 da 2,7 mm e 18 da 3,2 mm. La misura del riassorbimento osseo peri-implantare medio era di ± 0,1 mm, indicativa di una stabilità dei tessuti duri a 12 mesi dal carico protesico. La stratificazione dei risultati in relazione ad aspetto mesiale e distale degli impianti, ed a mascellare superiore e inferiore, non rivelava alcuna differenza statisticamente significativa. Nessun impianto è andato incontro a fallimento, e nessuna complicanza protesica si è verificata, con un successo implantare e protesico del 100% a 12 mesi dal carico. Conclusioni: la morfologia monopezzo degli impianti B1ONE (impianto-collo-connessione) determina una maggior resistenza, offrendo la possibilità di utilizzare impianti a diametro ridotto in atrofie orizzontali.
Palabras clave: Atrofia orizzontale, Impianti mini, Impianti narrow, Connessione intracoronale, Collo concavo
Páginas 34-40, Idioma: ItalianoNiccolò Baldi, Chiara Cinquini, Vincenzo Marchio, Fortunato Alfonsi, Antonio BaroneL’ispessimento dei tessuti molli perimplantari mediante innesto autologo o eterologo contribuisce a ridurre il rischio di recessione per gli impianti immediati. Gli innesti di tessuto connettivo autologo rappresentano il gold standard ma ad essi si associano limitazioni e svantaggi. Al fine di ridurre la morbilità le matrici di collagene volumetricamente stabili (VCMX) sono state introdotte come alternativa terapeutica. Queste hanno dimostrato di preservare i volumi e gli spessori dei tessuti molli. Questo caso clinico mette in evidenza come utilizzare una matrice collagenica stabile in caso di impianti immediati.
Palabras clave: Impianti immediati, Aumento tessuti molli, Matrici in collagene, Ridge preservation
Páginas 44-49, Idioma: ItalianoAngelo CardarelliIn pazienti parzialmente o totalmente edentuli, i mascellari possono avere gravi limitazioni per il trattamento implantare convenzionale. Il riassorbimento del mascellare riduce in molti casi la quantità di osso disponibile sia in spessore che in altezza. Lo scopo di questo lavoro è presentare una tecnica alternativa al normale rialzo del seno mascellare superiore con approccio mininvasivo per ridurre i costi biologici, senza rigenerazione ossea con carico immediato, estetica immediata e funzionalità immediata.
Páginas 68-70, Idioma: ItalianoGregorio Guabello, Riccardo Scaini, Francesco ZuffettiMedicina e OdontostomatologiaLa vitamina D (colecalciferolo) viene trasformata all’interno dell’organismo per agire nella sua forma biologicamente attiva (calcitriolo) al fine di stimolare l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo, essenziali per la mineralizzazione scheletrica. La vitamina D ha anche azioni extra-scheletriche ma la sua somministrazione a tale scopo non ha ad oggi un razionale scientifico.La supplementazione di vitamina D avviene in genere per via orale e il fabbisogno quotidiano è di circa 800-2000 IU/di.
Palabras clave: vitamina D
Páginas 71-76, Idioma: ItalianoChristian Monti, Veronica Campana,Riccardo Cosi, Riccardo ScainiChirurgiaIl rialzo del seno mascellare con approccio laterale è una procedura chirurgica altamente predicibile per aumentare il volume osseo nei settori diatorici mascellari.Ci sono occasioni, tuttavia, in cui questa procedura può essere difficile o impossibile da eseguire in modo predicibile. Esistono delle condizioni pre chirurgiche ecaratteristiche anatomiche che possono rendere difficile l’accesso all’antrostomia laterale, portando ad un aumento delle complicanze intraoperatorie e dei fallimenti procedurali. Sebbene non sia frequentemente utilizzato o riportato di routine in letteratura, l’approcciopalatale al seno mascellare può ridurre molti di questi ostacoli con percentuali di successo comparabili a quelle delle procedure con accesso laterale e simili.Questa scheda tecnica descrive un caso clinico di accesso palatale al seno mascellare e ne evidenzia i vantaggi in determinate condizioni anatomiche e le indicazioni procedurali per una sua corretta esecuzione.
Páginas 78-83, Idioma: ItalianoNicolòVercellini, Francesco Giachi Carù, Livio Lo Faro, Adriana Locher, Matteo Invernizzi, Gabriele Rosano, Massimo Simion, Tiziano TestoriChirurgia Implantareella riabilitazione del mascellare posteriore atrofico abbiamo varie tecniche chirurgiche a nostra disposizione, in letteratura sono ben documentati i razionali clinici e radiologici che definiscono quando sia dapreferire un approccio con impianti corti ad uno conelevazione del seno mascellare con accesso crestaleo laterale. Quando ci troviamo nelle condizioni in cui è richiesto un approccio laterale, oltre alla mancanza di osso alveolare ci troviamo spesso di fronte anche ad un deficit di tipo verticale. In passato effettuare unapianificazione accurata di questi casi era piuttosto complesso per l’impossibilità di accoppiare tra di loro i dati acquisiti in maniera analogica come Tac stampatecon pianificazione implantare, modelli in gesso e cerature diagnostiche. Lo scopo di questo articolo è quello di definire un protocollo decisionale full digital per pianificare, stabilire necessità ed entità di ricostruzione ossea verticale e orizzontale nei pazienti candidati all’elevazione del seno mascellare con accesso laterale
Páginas 84-89, Idioma: ItalianoGiuseppe Gola, Francesca PoloPedodonziaLe patologie dento-parodontali dei bambini ed adolescenti sono ancora diffusamente prevalenti nel mondo, ed anche in Italia, soprattutto in quelle situazioni caratterizzate da squilibri socio-economici. Le strategie preventive si orientano prevalentemente al controllo nutrizionale dei carboidrati fermentescibili, alla educazione dei soggetti in età scolare all’igiene dentale, all’utilizzo di floruri. I floruri sono apportati al cavo orale dei soggetti in crescita con diverse metodiche.La principale via di somministrazione è rappresentata dai dentifrici, il cui beneficio è legato alla concentrazione di fluoruro che va modulato per evitare il rischio di fluorosi. Oltre al fluoro, altre sostanze si dimostrano efficaci nel controllo degli effetti dannosi dei biofilmsul parodonto di bambini e adolescenti. Tra di esse il Citil-piridinio cloruro e gli oli essenziali sono oggi al centro dell’interesse dei ricercatori. Il presente studiomette in evidenza gli effetti positivi nei tessuti dento-parodontali di un gruppo di adolescenti, derivantidall’utilizzo coordinato di due innovativi gel (Hobagel 365 Junior ed Hobagel Plus Junior). I principi attivi inessi contenuti (CPC, oli essenziali, floruri, H.A.) unitamente ad un sistema di bio-adesività ai tessuti consente un ottimale controllo di placca sopragengivale e di sanguinamento al sondaggio
Palabras clave: gel bio-adesivi, fluoruro, placca dentale, pedodonzia