Al giorno d’oggi, si pensa che l’estetica dentale sia l’unico obiettivo da raggiungere. Questo è voluto, il più delle volte, dal paziente, poiché ritiene di avere “un sorriso brutto”. Il compito dell’odontotecnico è quello di ottenere una riabilitazione funzionale eccellente, l’estetica è una sua derivata. Ciò significa che il tecnico non è un orafo, il suo manufatto non verrà mai mostrato in una gioielleria, bensì esso avrà rapporti con un ambiente molto complesso come la cavità orale. Di conseguenza siamo obbligati a conoscere l’anatomia e l’istologia delle strutture che verranno coinvolte dalle nostre protesi, nonché la microbiologia del cavo orale. Basandosi sullo studio di casi reali realizzati in modo errato, comprenderemo quali sono gli errori da evitare in fase di progettazione e realizzazione, nella scelta dei materiali da utilizzare. Oltre l’analisi dei tessuti del dente naturale, verranno trattate anche le varie differenze che intercorrono con gli impianti. Anche in questo caso ci si baserà su degli errori analizzati su manufatti protesici reali. Partendo da queste considerazioni, attraverso le conoscenze, si approfondiranno i temi dell’infiammazione e dei traumi occlusali causati dalle medesime protesi incongrue. Per evitare di incorrere in ciò, questo articolo tratterà l’ausilio di protocolli operativi, sia digitali che analogici, accompagnati da immagini di casi reali. Inoltre, grazie agli articoli della Professoressa Magda Mensi, tratterremo anche il tema dell’estetica biologica nell’implantologia attraverso la gestione del profilo di emergenza.
Keywords: Anatomia, istologia, protesi incongrue, protocolli operativi, phenotype, biotype, profilo d’emergenza nell’implantologia