Dal 1982 (anno in cui l’autore iniziava il suo percorso odontotecnico) ad oggi 2024, l’odontecnica come la conoscevamo e come si presenta ora, sono due mondi completamenti diversi tra loro (digitale verso analogico) laddove essi si possono integrare (per ora questa sembra la scelta più azzeccata di approcciare il lavoro odontotecnico nell’era digitale) oppure attuare alcune lavorazioni completamente in analogico o completamente in digitale. L’autore segue costantemente le discussioni tra colleghi sui social al riguardo di questa diatriba e pensa che non ci sia una soluzione principe e l’altra subordinata ma esistano soluzioni intelligenti, atte ad avere un risultato finale, che dal punto di vista estetico-funzionale possano soddisfare in primis il paziente e poi l’odontotecnico e il clinico. La prima frase che l’autore ha letto su un libro di biomeccanica nell’anno 1985 fu la seguente: Il ruolo dell’odontotecnico (aggiungiamo anche dell’odontoiatra) è quello di ridare serenità psicologica al paziente. Questa frase da allora accompagna costantemente l’autore nel suo quotidiano lavorativo e dovrebbe far riflettere e anche molto, visto che il focus si è spostato e di molto verso produttività e tecnologia a tutti i costi; con ingenti investimenti e con risultati a volte discutibili.
Parole chiave: Digitale, Estetica,