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Il trattamento di arcate edentule con protesi avvitate tipo full-arch è considerato oggi una valida terapia riabilitativa, che permette ai pazienti un tempo destinati alla protesi mobile, il ripristino corretto della funzione e dell’estetica. La sperimentazione clinica annovera studi che superano i 20 anni con alte percentuali di successo che si collocano tra il 96,5 e il 100%.1,2 Detto successo è fortemente influenzato da una corretta pianificazione clinico-tecnica. La scelta e la combinazione dei materiali per il ripristino di estetica e funzione rappresentano un valido aiuto per il clinico e per il buon risultato nel tempo dei suddetti lavori. Lo scopo dell’articolo è quello di fare una disamina dei materiali più idonei per questa tipologia di riabilitazione suggerendo come, attraverso questa combinazione, la ripetibilità estetica possa essere migliorativa ed alla portata di tutti.
Keywords: Estetica su impianti, Implanto-protesi, Full-arch, Atrofia crestale
Nell’era del digitale, la ceratura analogica rimane ancora un passaggio importante nei casi complessi, per creare un progetto estetico-funzionale su articolatore che servirà per la realizzazione dei manufatti protesici utilizzando le varie tecnologie digitali.
Keywords: Contatti dentali, Guide funzionali, Articolatore, Tracciato cefalometrico, Ceratura estetico-funzionale, CPV Variatore
Le tecnologie digitali hanno rivoluzionato il mondo negli ultimi decenni in modo sempre più capillare arrivando a toccare sempre più da vicino anche il campo dentale, cominciando proprio dall’ambito odontotecnico con la tecnologia CAD/CAM per arrivare più recentemente alla diffusione degli scanner intraorali e facciali.Una delle applicazioni più efficaci della tecnologia digitale in ambito dentale riguarda la parte diagnostica, ovvero la possibilità di pre-visualizzare lo svolgimentodi un caso prima ancora che entri nel vivo dello sviluppo. Quest’immediatezza rende possibile concentrare le energie sul caso stesso, incrementando l’efficienzae la predicibilità del piano di trattamento.
Gli obiettivi principali di una riabilitazione implanto-protesica sono quelli di ripristinare sia l’aspetto funzionale,per la ripresa di una normale attività masticatoria e fonatoria, sia l’aspetto estetico e sociale.Come soluzioni riabilitative, negli ultimi anni abbiamo assistito adun diffuso utilizzo degli impianti osteointegrati e delle tecnologie digitali.In questo “case report” sono stati utilizzati gli approcci digitali protesicamente guidati perriabilitare dal punto di vista funzionale ed estetico un paziente parodontale.
Quando oggi si parla di protesi totale analogica dobbiamo considerare l’evoluzione che sta attraversando il settore odontoiatrico. Non è semplice parlare di analogico in un epoca digitale, in cui gli sforzi delle multinazionali del dentale sono sempre più concentrati sui software che mettono in moto processi per la produzione di protesi semilavorate. Invece cosa sta accadendo per la protesi totale? Molti dei passaggi che completano la protesi totale si arenano sulle impronte, che hanno delle particolarità di rilevazione da cui non si può prescindere. Rimane la pre-visualizzazione, grazie a cui per mezzo di software si possono progettare le protesi in modo virtuale e con sistemi di stampa si possono produrre dei facsimile per la prova estetica sul paziente, per poi finalizzarla con processi digitali per addizione o sottrazione. Quello che trovo al momento interessante nel processo di stampa 3D sono la produzione di ausili per i rilievi di impronte, basi di registrazione o protesi provvisorie.