Pagine 20-33, Lingua: ItalianoFrancesco Romagnoli, Claudio NanniniLa protesi totale è il tipo di riabilitazione protesica più complessa da realizzare per la difficoltà nell’assicurare al paziente contemporaneamente estetica, fonetica e funzione masticatoria partendo da una situazione iniziale in cui il più delle volte sono andati persi tutti i punti di riferimento, quali la corretta Dimensione Verticale di Occlusione (DVO), la corretta Relazione Centrica e l’ideale posizione dei denti artificiali nelle arcate. Scopo di questo articolo è quello di descrivere una nuova metodica che ci consenta di raggiungere nel modo più’ predicibile possibile il risultato ottimale. La prima fase di questa metodica è rappresentata dalla cosiddetta “preterapia” ossia dalla realizzazione di due protesi provvisorie, a partire da quelle esistenti, al fine di testare la corretta estetica, fonetica nonché la funzione masticatoria, il tutto in una nuova Posizione Intermascellare che contempli eventualmente una nuova Dimensione Verticale. Solo dopo aver testato sul paziente le due protesi provvisorie con i nuovi parametri estetici/funzionali si passerà alla seconda fase che consisterà nella realizzazione delle due protesi totali definitive che saranno la “copia” delle provvisorie, con le eventuali migliorie del caso. L’utilizzo di denti non in resina bensì in composito garantirà una minore usura quindi un miglior mantenimento nel tempo del risultato ottenuto.
Parole chiave: Deprogrammatore, Brega termostampata, Registrazione in reference position, Protesi preterapia, Sistematica ad iniezione Vertysystem, Protesi definitiva
Pagine 38-40, Lingua: ItalianoRedazioneIntervista a Tiziano TestoriMolte cose sono cambiate da quando nei lontani anni ‘90 decidemmo di costituire un Centro di Formazione specifico per le tematiche inerenti l’implantoprotesi odontoiatrica. Erano gli anni in cui l’implantologia moderna metteva solide basi con le prime evidenze scientifiche internazionali, le aziende con i loro reparti di Ricerca e Sviluppo si prodigavano ad innovare i prodotti e a scoprirne di nuovi, gli atti chirurgici si confinavano in protocolli clinici ripetibili e predicibili...
Pagine 46-47, Lingua: ItalianoMario RomandiniNonostante le procedure ricostruttive siano molto utilizzate per il trattamento chirurgico della peri-implantite, la letteratura scientifica è carente di studi randomizzati con sufficiente numerosità campionaria che possano dimostrare gli eventuali vantaggi della chirurgia ricostruttiva rispetto alla semplice chirurgia di accesso. Il Prof. Jan Derks, uno dei massimiesperti mondiali di malattie peri-implantari, ha pertanto organizzato uno studio randomizzato multicentrico sul tema. Gli autori hanno arruolato, in 6 centri, 138 pazienti con 147 impianti affetti da peri-implantite. Per essere inclusi, gli impianti dovevano anche presentare un difetto intra-osseo profondo di almeno 3 mm.
Pagine 50-55, Lingua: ItalianoMarco Finotti, Marta FerramoscaL’articolo valuta se l’utilizzo del Perisolv® e HyaDENT BG (©REGEDENT Italia srl, Vicenza) nel trattamento parodontale non chirurgico, migliori i risultati in pazienti con parodontite e perimplantite. Materiali e metodi: sono stati selezionati 8 pazienti parodontali del Centro Medico Vesalio divisi in: gruppo test, trattati con Perisolv® e HyaDENT BG e gruppo controllo (solo curettaggio). Risultati: dopo 3 mesi tutti i parametri parodontali sono migliorati nel gruppo test rispetto al gruppo controllo. A 6 mesi la situazione risulta stabile per entrambi i gruppi. Conclusioni: l’aggiunta del Perisolv® e HyaDENT BG gel nei trattamenti non chirurgici parodontali migliora i risultati anche nella perimplantite.
Parole chiave: Perimplantite, Parodontite, Perislov®, HyaDENT BG, Curettaggio e levigatura radicolare