Introduzione: le tecniche rigenerative a disposizione del chirurgo orale al fine di una riabilitazione implanto-protesica, in caso di atrofia mandibolare, sono molteplici. Tra le alternative, la lateralizzazione del nervo alveolare inferiore (LIAN) permette l’inserimento di impianti osteointegrati di dimensioni standard nei casi in cui questo risultasse impossibile senza ledere il fascio vascolo-nervoso alveolare inferiore. Case report: viene descritto l’intervento di lateralizzazione del nervo alveolare inferiore sinistro di una paziente di 38 anni, allo scopo di riabilitare attraverso l’inserzione di impianti osseo-integrati di dimensioni standard la sella edentula atrofica distale all’elemento 34. Discussione: la LIAN non è tutt’oggi considerata una tecnica sicura, per via dei numerosi rischi di carattere neurologico associati alla sua esecuzione. Per questo motivo è raramente utilizzata per il trattamento dell’atrofia mandibolare a fini implanto-protesici. Dall’analisi della letteratura e dai risultati di questo studio, emergono percentuali di successo e di sopravvivenza delle riabilitazioni implanto-protesiche contestuali all’esecuzione di questa tecnica elevate. Le sequele neurologiche correlate sono invece esigue. Conclusioni: nei casi specifici in cui la LIAN risulti essere una soluzione chirurgica valida, questa tecnica permette la riduzione dei tempi di trattamento e il posizionamento implantare protesicamente guidato interamente in osso basale. L’uso di strumenti piezoelettrici associato ad un’imprescindibile scrupolosa progettazione, può ridurre significativamente le sequele neurologiche.